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LA DELEGA ORA C'E'!
Approvati gli emendamenti promossi da UNAPPA e sostenuti in maniera trasversale dalle forze politiche
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Comunicato Stampa 28 Luglio 2022 - Milano

DDL CONCORRENZA: LA “DELEGA” E’ LEGGE

2920 giorni, 96 mesi, 8 anni è il tempo passato per arrivare all’approvazione della “Delega” che, con alcuni emendamenti proposti dall’Associazione Unappa e recepiti nel DLL Concorrenza, il giorno 26 luglio 2022 diventano legge. I primi ordini del giorno della Camera risalgono al 2014 e l’ultimo al 2021; così come possiamo tornare al 2003 - l’anno in cui questa attività rischio l’estinzione della specie grazie alla interpretazione restrittiva della Legge 340/2000 - per riscontrare primi interventi nei due rami del Parlamento in cui si parla dell’Agenzia di Pratiche Amministrative e di come consentire a questa professione di poter lavorare e contribuire al benessere del Paese, oltre che alla sua semplificazione.

Nel frattempo, nella pratica quotidiana, arrivava allora come oggi il digitale che si muove a grande velocità. Pratica e firma, sono stati i primi approdi dove Unappa ha iniziato il proprio percorso, per arrivare nel tempo a conservazione digitale a norma, distribuzione di Spid oltre che di Firma qualificata, qualifica di Innovation manager e DPO privacy e molto altro. Armati di buona volontà prima, capacità e competenza dopo, questo professionista atipico raccoglie la sfida posta dall’associazione alla cui base due elementi la sostanziano: formazione costante e organizzazione. Pionieri nella collaborazione con @Infocamere nell’avvio del Registro Imprese, oggi totalmente digitalizzato, risultato che si può ascrivere anche alla collaborazione di Unappa, afferma il Presidente Nicola Testa “accettammo la sfida a quell’epoca, nel momento in cui era molto faticoso e venivano richiesti anche sforzi organizzativi che non tutti, va detto, hanno voluto affrontare. Si perché organizzazione vuole dire investimenti economici. Unappa accettò la sfida, tra l’altro parlando di semplificazione l’abbiamo sempre considerata una opportunità e mai una minaccia, e questa convinzione permane. Siamo per semplificare, ma siamo anche per pari dignità e questa legge oggi recepisce le nostre richieste coronando questo nostro impegno assunto tanto tempo fa con tutti gli associati e posso affermare, il settore, quelle diecimila attività di impresa e più che lavorano nel settore. Un impegno, quello di lavorare per legittimare il lavoro del professionista di pratiche amministrative qual è, oggi l’associato Unappa”.

Vengono recepiti gli emendamenti che l’Associazione ha sottoposto ai legislatori, tutti. Viene compresa l’utilità della nostra proposta e mai come in questa occasione le forze politiche hanno superato steccati ideologici e guardato la sostanza. Infatti vengono presentati da vari parlamentari di fare forze politiche di Governo, se ne segnalano alcuni che per molto tempo hanno sostenuto nelle varie sedi le nostre istanze, tra questi il Sen. Franco Mirabelli, l’On. Igor Iezzi, l’On. Valentina Aprea, l’On. Francesca Bonomo, che hanno presentato e seguito l’iter parlamentare. A costoro va il ringraziamento della categoria continua il presidente Testa “abbiamo avuto per la prima volta nella nostra storia di attività istituzionale un abbattimento degli steccati ideologici e della prassi parlamentare, cioè non appoggiare ciò che appoggia una controparte e non perché il merito non sia condiviso, ma perché non si può condividere anche una cosa giusta. In questa occasione invece si è stati capaci di guardare la sostanza e questo va riconosciuto. Si è andati al punto del problema e questo ha portato ad avere questo risultato. Certo non è stato semplice convincere della bontà della proposta, superare i potenziali veti che sempre si incontrano nell’attività istituzionale di una categoria, i dubbi molte volte leciti e perché no gli intralci che possono presentarsi strada facendo, non ultimo far comprendere la validità della proposta per la collettività e non solo per Unappa, tuttavia la nostra tesi ha è buon senso hanno prevalso e oggi siamo qui a festeggiare questa vittoria. Ovviamente non è finita qui!”

La delega arriva a definire per Legge che è possibile affidare a un proprio fiduciario l’atto di gestione di una pratica facendosi rappresentare davanti alla p.a. Pensiamo a come sia importante la sicurezza dice Testa “abbiamo lavorato molto su questo punto e alla fine si è compresa la validità della proposta. In un sistema sempre più digitalizzato, immateriale oramai e impersonale, ove le professioni collaborano in ottica multidisciplinare, dove il cittadino utente è sempre a rischio di abusi, chiarire che oggi si può delegare qualcuno, trovando il modo corretto per farlo, aiuterà il sistema Paese a diventare più snello. Abbiamo chiarito che si può intermediare e non esistono pregiudiziali verso nessuno per poterlo fare”.

Si potrebbe sentir dire “ma è già possibile”, purtroppo non è così chiaro e assai spesso il fatto che sia consentito l’uso della delega in taluni contesti è consuetudine o una concessione, non una norma. Per esempio nel caso dell’Agenzia di Pratiche spiega il Presidente Testa “Ci troviamo a operare non perché normato (in realtà si dall’articolo 38/445 del 2000, ma disapplicata) ma perché consentito da protocolli o altri accordi. Per fare un esempio semplice, l’esperto di pratiche è un intermediario dell’agenzia delle Entrate dal 2003 (categoria F) anno in cui dopo svariate e intense attività istituzionali si è ottenuto questo requisito, ma limitato alle pratiche dell’epoca. Nel 2015 poi si è sottoscritto un Protocollo collaborativo e nel 2018, dopo ulteriore battaglia di carte, un nuovo allargamento delle opzioni di servizio. Ma oggi, se andiamo a verificare il nuovo sistema dell’Agenzia con la quale siamo in stretto contatto, scopriamo che per operare, il nostro professionista, deve consegnare una procura autenticata anche per una semplice pratica che in realtà allo sportello fa senza delega. Paradossi come quello del Registro Imprese che dal 2003, in molti uffici, ha consentito l’uso di una procura speciale che consentiva ai nostri professionisti di firmare una pratica (questo ha permesso la digitalizzazione del registro imprese) con l’ovvio snellimento delle procedure anche per il cliente, per eliminarla in molti uffici nel 2019, tra l’altro con un approccio a macchia di leopardo. Alcuni uffici l’adottano, altri l’hanno eliminata, riportando la lancetta dell’orologio indietro di 20 anni circa. Ecco perché serviva una pietra tombale sul passato per guardare al futuro con la nuova visuale che questa legge ci consente. Anche per dare alle amministrazioni ove si sviluppano costantemente nuovi servizi, indirizzi chiari su come realizzare le procedure che da oggi sempre dovranno tenere presente la figura del delegato senza più alcuna previsione normativa”.

E’ indubbio che la pandemia ha dato una accelerazione al digitale, questo comporta un riadattamento istantaneo delle procedure, dei modelli organizzativi, ecc. Basti pensare, continua Testa “siamo passati all’uso di Spid massivo. Dopo anni di uso limitato, dal 2016 è in linea il servizio, siamo oggi all’uso quotidiano da parte di milioni di cittadini ai quali abbiamo contribuito a distribuire lo strumento e supportarne all’uso. Si perché ancora esiste una necessità di alfabetizzazione dell’utenza e noi operiamo in questo territorio oscuro dove non sempre la tecnologia penetra come si pensa. Ad esempio una impresa che deve gestire una pratica occasionalmente nella propria vita aziendale è assai facile che deleghi al proprio esperto di fiducia. Non è una anomalia, è normale e una norma che non tenga conto di ciò, che si candida a semplificare saltando questo livello, parte già male in partenza. Vuole dire che la tecnologia corre più veloce delle nostre idee e delle regole che ci diamo via via ma, per farlo, dobbiamo dare delle regole che le consentano di adattarsi velocemente al contesto sociale e economico in cui dovrà esser applicata. La delega, aperta come è stata indicata dalla Legge, è una facoltà che non arriva in aiuto solo al nostro mondo e professione, ma, dalla lettura di qualche articolo giornalistico, si avvia anche a interpretazioni estensive come la possibilità per la p.a. di delegare parte dei procedimenti burocratici e per molti altri utilizzi estensivi. In realtà saranno molti a beneficiare di questa norma.

Ecco spiegata la portata di questa legge. “Per noi, dice Testa, semplicemente avere la possibilità di esercitare il nostro ruolo di intermediari aiutando il nostro cliente e la stessa p.a. nello snellimento delle pratiche”.

Un altro passaggio importante dell’articolo 26 è quello che prevede il coinvolgimento delle “Associazioni Professionali” da parte dei Ministeri competenti in tema di semplificazione. Un passaggio che abbiamo chiesto, sottolinea il Presidente Testa “In Italia abbiamo categorie che svolgono l’attività di intermediazione quotidianamente con la p.a. in vari settori, che in una norma così importante non sia previsto il loro coinvolgimento è assurdo. Anche questo punto è stato uno degli emendamenti che abbiamo proposto e cioè includere le Associazioni Professionali, nel nostro caso riconosciute da una Legge dello Stato, la 4/2013 che viene costantemente dimenticata nel processo legislativo. Ma obiettivamente ci è apparso strano che oltre noi, anche gli Enti del sistema Camerale, abbiamo dovuto ricorrere all’emendamento per trovarsi nella Legge. Il sistema delle Camere di Commercio, da sempre in prima fila nella semplificazione, che rimane fuori da una consultazione pubblica sulla semplificazione ha dell’assurdo ma tant’è! In ogni caso da oggi è presente e lo saremo anche noi che siamo una associazione iscritta al Mise ai sensi della citata Legge di cui Unappa, tra l’altro, fu tra i proponenti collaborando con il Colap (Coordinamento delle Libere Associazioni Professionali) di cui siamo tra i fondatori. Il risultato odierno rafforza il nostro ruolo che oggi può contare sull’affermazione di due principi, della Delega e della Qualificazione Professionale, due elementi che siamo certi, nel futuro consentiranno di evolvere la nostra professione ancora una volta”.

Il Dll Concorrenza è stato approvato alla Camera e tornerà al Senato per la l’approvazione definitiva, che sarà un passaggio importante, l’auspicio continua il Presidente Testa “che in questo passaggio non subentrino brutte sorprese. Una volta approvato anche li, divenuto Legge, sarà importante lavorare velocemente sui decreti di attuazione tenendo presente che questo provvedimento rientra in quei provvedimenti funzionali al raggiungimento del PNRR che sappiamo quanto sia importante per il Paese. La riforma della Semplificazione è tra i capisaldi del piano di ripresa e resilienza senza la quale sono a rischio anche i contributi finanziari previsti. Si dovrà pertanto correre per questo motivo, ma ancor più perché il Paese ha bisogno, una volta per tutte, di uscire dal tunnel in si trova da decenni.

Per quanto ci riguarda, il nostro compito sarà quello di presidiare questa attività certi che saremo coinvolti. Nelle sedi opportune chiarire meglio quello che riteniamo sia utile fare e quali i correttivi nel caso da orientare. La nostra competenza è sui procedimenti amministrativi, non c’è dubbio che il nostro ruolo e limite sono assai chiari, ma è altrettanto chiaro che di questo stiamo parlando. Scia, Dia, Pratica Telematica, autorizzazione, licenza, ecc. sono termini per noi chiari, serve solo che capiamo cosa e come mettere a terra tutto ciò per consentire al sistema di recepire le nostre indicazioni. Per questo è importante essere coinvolti, insieme con le altre categorie. Solo dall’unione di intenti e competenze trasversali potrà svolgersi un lavoro coerente con gli obiettivi.

Da ora inizia la fase più complessa, quella della proposta e qui il ruolo delle associazioni diventa importante. Le rappresentanze devono potersi parlare e confrontare per fare fronte e proposte comuni. Da qui inizia il percorso di elaborazione della proposta conclude il Presidente Testa “dobbiamo ragionare in modo diverso cambiando il paradigma e cioè diventa necessario collaborare. Serve che le organizzazioni di rappresentanza avviino un confronto vero sui temi. E’ impensabile che organizzazioni di categoria non riescano ad esprimere proposte congiunte su un tema come la semplificazione burocratica, serve collaborare e per questo Unappa si farà parte attiva di coinvolgere altre organizzazioni oltre che lanciare una raccolta di dati sulla gestione delle pratiche e problemi, un punto di partenza, pratico, che ci consenta di arrivare con i compiti già fatti chiari e puntuali. Semplificare le procedure vuole dire sinteticamente creare meno problemi possibili al cliente o, da oggi, al suo delegato. Di contro non perderemo di vista nemmeno la possibilità di fornire la nostra anche a una pubblica amministrazione.

 

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28 luglio 2022

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