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IDENTITÀ DIGITALE: SOLO I GIOVANI ACCELERANO LA DIFFUSIONE DI SPID
Un ritmo di crescita che per il momento rende poco probabile agguantare l’obiettivo scritto nell’agenda della semplificazione predisposta dal Governo per il triennio 2015-2017: dieci milioni di utenti entro la fine del prossimo anno.
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Secondo gli ultimi dati raccolti, l’identità digitale parte a rilento. Il sistema pubblico di identità digitale si affida ai giovani. Sono loro che possono imprimere un’accelerata alla diffusione di Spid, il pin unico per accedere ai servizi della pubblica amministrazione, che sta crescendo, ma con un ritmo che per il momento rende poco probabile agguantare l’obiettivo scritto nell’agenda della semplificazione predisposta dal Governo per il triennio 2015-2017: dieci milioni di utenti entro la fine del prossimo anno.

 

Per ora, infatti, a essere dotati di pin unico sono poco più di 161mila cittadini. Il doppio rispetto ad agosto, ma questo grazie al debutto del bonus cultura: 500 euro riservati ai diciottenni, che li potranno spendere solo se possiedono Spid. Anche gli insegnanti potranno usufruire dei 500 euro di bonus per aggiornamento professionale solo se in possesso di Spid.

 

Per prime, in cobabrandig con Infocert le Agenzie UNAPPA sono state impegnate nel facilitare la distribuzione e con un impegno assai importante visto che il servizio è stato fornito gratuitamente e lo sarà fino al 31.12.2016.

 

Dopo il passaggio formativo a organizzato nello scorso mese di Aprile la macchina avviato la distribuzione, gestendo oltre 9.000 emissioni. Da quando il bonus cultura è partito i diciottenni in possesso di Spid sono diventati oltre 60mila (il 37% del totale) e le richieste arrivano al ritmo di circa 15mila la settimana.

 

I margini di crescita sono ampi, perché i potenziali interessati al bonus sono 570mila e altrettanti sono in lista d’attesa per il prossimo anno, visto che la legge di bilancio all’esame del Parlamento ha esteso l’agevolazione al 2017. A questi si aggiunge il bonus professori (650mila) - altri 500 euro, di cui già quest’anno gli insegnanti hanno usufruito per mezzo di Spid anche se con difficoltà.

 

E' assai facile comprendere, lo dimostrano i nostri numeri di emissioni in rapporto al totale, che la funzione di un facilitatore rimane determinante se il Paese vuole raggiungere gli obiettivi e Unappa si candida ad esserlo come dimostrato. Tuttavia non può permanere un concetto di gratuità per chi come noi opera sul terreno e fornisce un servizio. Per questo il legislatore dovrebbe ripensare al sistema con una diversa dinamica. Sarebbe stato per esempio assai semplice destinare una piccola parte dei bonus alla gestione del servizio che per sua natura sostiene investimenti e attività. Da non dimenticare che il sistema SPID o diventa universale o non produrrà gli effetti sperati nel mercato e nel sistema di semplificazione.

22 dicembre 2016

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