Tale abilitazione, acquisita con apposito corso di Formazione e Test finale, autorizza l´impresa associata all´emissione di dispositivi di Firma Digitale – Smart Card.
La legislazione italiana ha rivoluzionato il mondo burocratico-amministrativo, attribuendo alla firma digitale lo stesso valore della firma autografa, rendendo così pienamente validi ai fini di legge i documenti informatici sottoscritti con essa.
Si parte dall´art.15, comma 2, della legge 15/3/1997, n.59 (la cosiddetta Bassanini-1), che dispone che “gli atti, dati e documenti formati dalla pubblica amministrazione e dai privati con strumenti informatici o telematici, i contratti stipulati nelle medesime forme, nonché la loro archiviazione e trasmissione con strumenti informatici, sono validi a tutti gli effetti di legge”.
Il successivo regolamento attuativo, il D.P.R. 10/11/1997, n.513, recentemente abrogato, è stato ripreso e inglobato nel D.P.R. 28.12.2000 n.445 (Testo Unico delle Disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), il cui obbiettivo è quello di riordinare la normativa in materia di firma digitale, documentazione elettronica ed amministrativa, in base ai criteri e principi indicati dalla legge 8/3/99 n.50 (sulla predisposizione dei Testi Unici). Esso dispone in particolare che “Il documento informatico sottoscritto con firma digitale,… soddisfa il requisito legale della forma scritta e ha efficacia probatoria ai sensi dell´art. 2712 del Codice civile” (c.1, art.10). Un ulteriore provvedimento legislativo, il D.P.C.M. 8/2/1999, anch´esso sviluppato e proposto dall´AIPA (Autorità per l´Informatica nella Pubblica Amministrazione), regola gli aspetti tecnici ed organizzativi di chi usufruisce ed opera con i documenti informatici e la firma digitale. Segnaliamo infine la Circolare AIPA CR/24 del 19 giugno 2000, che presenta le linee guida per l´interoperabilità, cioè i risultati del gruppo di lavoro “Interoperabilità dei Certificatori” costituito presso l´AIPA, a cui ha partecipato anche Infocamere.
Grazie alla definizione di questi standard e regole comuni i Certificatori italiani possono vantare il risultato, tutt´altro che indifferente, dello scambio e del corretto riconoscimento dei documenti firmati tra soggetti le cui chiavi pubbliche siano state certificate da certificatori diversi.
Normativa italiana
Art. 15, comma 2 – legge n. 59 del 15/03/1997
D.P.R. n. 513 del 10/11/1997
D.P.C.M. 08/02/1999
D.P.R. n. 445 del 8/12/2000
D.LG 23 gennaio 2002
Per approfondimenti vedi CNIPA (Centro Nazionale per l´Informatica nella Pubblica Amministrazione), ex AIPA (Autorità per l´Informatica nella Pubblica Amministrazione)
Normativa europea
Direttiva 99/93/CE