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Rimini 2025: trent’anni di Unappa, il futuro comincia adesso

In archivio l'edizione 2025 del meeting di UNAPPA che quest'anno celebrava una data importante.

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Ci sono date che restano impresse. Per Unappa una di queste è  21 aprile 1994, il giorno in cui tutto è cominciato. Trentun anni dopo, a Rimini, settembre 2025, ci siamo ritrovati per festeggiare un anniversario che non è un semplice numero, ma il simbolo di un percorso straordinario: trent’anni + 1 di battaglie, conquiste e crescita collettiva.

Da una piccola idea nata quasi in segreto, come carbonari in salette improvvisate, siamo diventati una realtà che siede ai tavoli istituzionali, dialoga con Ministeri, influenza normative e soprattutto difende ogni giorno la dignità e il valore di un mestiere spesso poco compreso ma essenziale al sistema Paese.

Se dovessi condensare la nostra storia in una sola parola, sceglierei forza. Non quella muscolare, ma quella che nasce dall’unità, dalla tenacia, dal credere in un’idea più grande di noi stessi.

È la forza che ci ha permesso di attraversare crisi economiche, diffidenze istituzionali, l’avvento del digitale e persino il pregiudizio verso il nostro lavoro. È la forza che ha reso possibile il riconoscimento come intermediari dall’Agenzia delle Entrate (2003), l’approvazione della Legge 4/2013 che ci ha consacrati come professionisti intellettuali, e più di recente, nel 2024-2025, l’introduzione della delega digitale nei portali pubblici, frutto anche delle nostre proposte e della nostra capacità di sensibilizzazione istituzionale.

Abbiamo saputo costruire un patrimonio importante, potrei parlare di Unappa Servizi  e  società solida e interamente di proprietà dell’associazione, con un capitale sociale che pochi nel nostro settore possono vantare, o di Rete Unappa Servizi, la rete con personalità giuridica che abbiamo costruito con gli associati per collaborare ancora più attivamente anche sulla produzione di valore. Tutto ciò importante perché ha consentito, e consente tutt’ora, sviluppo lavorativo per i nostri associati, ma il vero patrimonio è un’altro.

Il vero patrimonio di Unappa sono le persone: soci che non hanno mai mollato, che hanno creduto nell’idea di comunità, che hanno portato avanti il progetto anche quando non c’era alcun “vantaggio” immediato da ottenere e di cui godono tra l’altro anche tutti i non associati, in molti casi senza nemmeno saperlo perchè pochi si pongono domande su come determinati eventi e opportunità si sono costruite, ma questo lo sappiamo spesso capita ai pionieri di aprire un varco in cui poi tutti comodamente si possono inserire.   È questo spirito che ha trasformato l’associazione da semplice aggregazione in una famiglia professionale, dove ognuno è parte di un puzzle che continua a crescere.

In un mondo in cui tutto corre — clienti più esigenti, normative che cambiano, tecnologie che bruciano anni in pochi mesi — la nostra arma vincente resta la competenza. Non è uno slogan: è la differenza tra chi improvvisa e sparisce e chi, come noi, resiste e si rafforza. È la ragione per cui oggi il nostro lavoro non è replicabile da una piattaforma improvvisata. Ecco perché la formazione continua deve diventare la linfa della nostra crescita: non possiamo fermarci, non ora.

A Rimini non potevamo non parlarne: l’intelligenza artificiale è qui, non è più un futuro lontano. Sarà alleata o nemica? Forse entrambe. Può semplificare processi, velocizzare pratiche, ma non potrà sostituire l’esperienza, il giudizio, l’intuito umano. Il nostro compito è non subirla, ma governarla. Non illudiamoci con promesse facili: è tempo di osservare con attenzione, capire i rischi e le opportunità, e poi agire. Insieme, come sempre.

Trent’anni non sono un punto di arrivo, ma un trampolino. 

A Rimini abbiamo celebrato un anniversario, certo, ma soprattutto abbiamo lanciato un messaggio: Unappa non appartiene al passato, è già proiettata nel futuro. Lo abbiamo fatto ricordando i passi compiuti, ma con lo sguardo fisso sulle sfide che ci attendono: la semplificazione digitale, la formazione delle nuove generazioni, il contrasto all’abusivismo e la tutela del nostro mestiere.

In questi trent’anni abbiamo imparato una lezione che non dobbiamo dimenticare: mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo (Henry Ford).

E noi, insieme, continueremo a scrivere questa storia.

Nicola Testa
Presidente

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